Descrizione
La strage di via Acca Larentia, a Roma, ha rappresentato una delle pagine più drammatiche durante il cosiddetto periodo degli anni di piombo. Tre ragazzi, attivisti di destra più o meno impegnati in politica, vennero uccisi nel corso di un pomeriggio interminabile, intriso di lacrime e sangue. La data, il sette gennaio del 1978, un giorno come tanti altri. Francesco Ciavatta, Franco Bigonzetti e Stefano Recchioni furono assassinati in momenti diversi: due rimasero a terra colpiti dalle pallottole sparate dagli antagonisti di sinistra, sul terzo fece fuoco un rappresentante delle Forze dell’Ordine. I misteri su quelle vite spezzate restano tali ancora oggi. Perché proprio loro divennero i bersagli di rivalsa in quell’assurda guerra fra estremisti? Perché nessuno riuscì a fermare le mani assassine? Nel libro l’autore, Massimiliano Morelli, ha tratteggiato quei momenti, cercando particolari offuscati da memorie labili o completamente sconosciuti, aggiungendo le testimonianze di chi ha voluto parlare, di chi ha ricordato quegli attimi e di chi, ancora oggi, non ha capito cosa accadde quel maledetto 7 gennaio.
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