Descrizione
Riedizione, sotto una nuova veste, del fascicolo n.1, racchiuso per la prima volta in una speciale collana: “Soldato Politico”.
Siamo ormai abituati ad ascoltare ogni giorno, dalle centrali della propaganda di regime, espressioni come “Unione Europea”, “moneta unica europea”, “entrare in Europa”, come se questo rappresenti una possibilità di riscatto per un’Europa da secoli divisa e da oltre
cinquant’ anni pesantemente condizionata da interessi che di europeo non hanno nulla. Il reale significato di tali manovre non può sfuggire a chi ne osserva gli sviluppi, consapevole del fatto che dietro le quinte della politica agiscono forze i cui scopi reali sono ben diversi da quelli sventolati dai ciarlatani della politica e dell’informazione.
Dopo mezzo secolo di colonialismo culturale, di cui l’avvocato Sermonti ci offre con questo scritto degli esempi puntuali e di pubblico dominio, i burattinai della storia contemporanea ritengono evidentemente che i tempi siano maturi per poter compiere un nuovo importante passo verso l’attuazione di un governo planetario.
Un “Nuovo Ordine Mondiale”, per usare la definizione di Bush, che possa tenere sotto il giogo dei “Signori dell’usura” un’umanità che, perse le razze con i rispettivi retaggi culturali e perso ogni riferimento col Divino, ha dimenticato la propria identità ed è quindi in balia dei condizionamenti imposti, con la forza o con l’astuzia, dai medesimi gruppi di potere.
Non ci si illuda quindi che questo “europeismo dell’ultima ora” possa avere qualcosa di sano o che le sue conseguenze possano essere meno che nefaste per l’Europa stessa. Se il vecchio continente, oggi sembra meno oppresso dalla politica estera americana è solo perché sta diventando una pessima copia degli Stati Uniti, favorendo sempre di più la diffusione della mentalità consumistica e la simpatia per una società meticcia, il cosiddetto melting-pot che è ben altro rispetto alla multirazzialità.
Per non cadere nei meccanismi dell’Avversario è essenziale mantenersi quanto più possibile vigili, prima di tutto su sé stessi e poi su ciò che accade intorno a noi, preparandosi silenziosamente per l’inevitabile resa dei conti.