Descrizione
Domrémy, opera di teatro scritta da Robert Brasillach a soli ventitre anni, è l’originale tentativo di proporre la figura di Giovanna d’Arco quale irrompere dell’eroismo e del sacrificio con cui ciascuno di noi è obbligato a confrontarsi. Nel centenario della nascita di Robert Brasillach non sorprende il silenzio, la complice omissione verso uno scrittore che rappresentò le aspettative e le illusioni della gioventù francese fra le due guerre. Egli non conosce le inquietudini di Drieu la Rochelle o la disperazione di Céline, conosce la solarità della vita, il senso dell’amicizia, la ricerca della felicità possibile. Grave colpa, questa. Oggi come ieri. Al plotone d’esecuzione si è sostituita la dimenticanza. E colpa ancor più grave aver visto nel fascismo l’incarnazione della fierezza, della speranza, della gioia irriverente ed anticonformista. Ieri come oggi non gli è perdonato. Al Domrémy s’accompagnano i saggi di Mario M. Merlino e di Rodolfo Sideri, entrambi antidoto alla stagione grigia della menzogna e della mediocrità. Si può e si deve essere altro, abbandonando i troppo comodi lidi del pessimismo e della sconfitta.
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