Descrizione
Chi vuole oggi la statalizzazione delle piccole patrie, lo svuotamento del vecchio stato nazionale (considerato ” obsoleto “), la diffamazione del concetto di nazione come ” comunità immaginaria “, l’uso scissionista delle etnie contro le nazioni, eccetera ? Non è difficile rispondere. Ci aiuta a farlo lo studioso francese di geopolitica François Thual (Il mondo fatto a pezzi, Edizioni all’insegna del Veltro). Chi vuole oggi che il mondo sia ulteriormente ” fatto a pezzi “, in modo che al posto di duecento se ne abbiano duemila, più piccoli e deboli, e quindi più controllabili economicamente e militarmente ? Ma è evidente ! L’impero USA lo vuole, perché con due stati indipendenti tibetano ed uiguro potrebbe minacciare la Cina con basi missilistiche nuove.
(Costanzo Preve, L’integrazione impossibile, ” Italicum “, sett.-ott. 2008)
Il tema principale di cui si occupa l’Autore consiste nella considerevole proliferazione di Stati sulla scena internazionale che si è avuta in particolare nel XX secolo: una fase che ha preso il posto di quella precedente, caratterizzata dai processi di colonizzazione – decolonizzazione. La drammaticità di tale situazione ci è chiara fin dalla copertina di questo libro, che mostra quanto oggi l’Europa sia frammentata in tutta una serie di Stati e staterelli, somiglianti più ad un puzzle che ad un entità geopolitica che si pretenda autonoma in campo militare economico e politico, in una parola, sovrana. (…)
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