Descrizione
Questi due scritti che pubblichiamo sono apparsi il primo nel novembre 1942 sul mensile “La Rassegna Italiana” in quanto testo di una conferenza tenuta dallo stesso Evola presso la “Deutsche-Italienische Gesellschaft ” di Berlino, ed il secondo sul quotidiano “Regime fascista ” del 5 marzo 1939. Negli anni della guerra del “sangue contro l’oro “. Italia e Germania tentarono di fortificare la loro alleanza militare, cercando di trovare una comune Visione del Mondo, che unisse maggiormente i due popoli. Molte, infatti, erano le differenze tra Fascismo e Nazionalsocialismo sul piano ideologico, ma soprattutto grandi erano quelle che si manifestavano tra le organizzazioni dei due apparati politici. In Italia gli ambienti cattolici, e quelli legati al Re, cercarono di impedire questa alleanza. Evola si inserì nel dibattito proponendo, quale cemento tra i due popoli, di vivificare i Valori della Romanità, iniziando così una serie di viaggi per incontrare gli esponenti della più qualificata aristocrazia europea. Inizialmente anche Mussolini approvò il progetto, Evola stesso riferisce in più occasioni che il Duce del Fascismo ne era entusiasta (cfr. Mussolini e il Razzismo -fascicolo n. 8 Ass. Cult. Raido), ma la miopia e l’ostilità di quanti iniziavano a tramare contro l’alleanza fecero fallire il progetto. Un’attenta lettura di queste pagine consente ancor oggi, al di là della contingenza storica, di avere un agile documento per rettificare alcune errate impostazioni sul tema, come ad esempio il neopaganesimo o una certa idea della Romanità, e per chiarificare una visione del Mondo indispensabile per contribuire alla formazione del Fronte della Tradizione.