Descrizione
Ne “La guerra santa” si parla della guerra più ardua, la guerra interiore contro le proprie illusioni.
Ne Il ricordo determinante dell’esperienza dell’aldilà che Daumal tentò di fare assumendo tetracloruro di carbonio.
“In questo vasto silenzio pieno di urla di guerra, nascosto all’esteriorità dal miraggio fuggevole del tempo, l’eterno vincitore ode le voci di altri silenzi. Solo, avendo dissolto l’illusione di non essere solo, solo, non è più solo a essere solo. Ma sono separato da lui da questi eserciti di fantasmi che devo annientare. Possa io un giorno installarmi in questa cittadella! Sui bastioni, che io sia dilaniato fino all’osso, affinché il tumulto non entri nella camera reale!”