Descrizione
Da vari scritti autobiografici siamo venuti a conoscenza dei contatti avuti da Evola con gli ambienti delle “SS” e in particolare con il loro capo, il Reichsfuhrer Heinrich Himmler, prima e durante gli anni della seconda guerra mondiale.
Questi articoli pubblicati per la prima volta su Regime Fascista (“l’animatore delle ‘SS’ e il problema delle nuove elette” di J. Evola, del 17/12/1940; “Principi per una nuova élite politicorazzista ” di H. Himmler, del 151611939; “La razza quale costruttrice dei Capi” di J. Evola, del 2/S/1939) e su la vita Italiana (“Le ‘SS’, guardia e ‘ordine’ della rivoluzione crociuncinata ” di J. F, vola, dell’agosto del 1938) hanno il pregio di far luce sull’esperienza che centinaia di migliaia di uomini fecero tra le fila delle SS.
Le SS dovevano rappresentare una nuova sostanza umana, capace di incarnare ideali eroici ed ascetici in visione della costituzione di una nuova Élite. A modello furono presi gli Ordini monastici e cavallereschi, in special modo l’ordine Teutonico, e gran risalto ebbe il simbolismo e la mitologia nordico-iperborea (Thule) e il ciclo del Santo Graal.
Quest’Ordine doveva divenire l’ossatura del vero Stato, così attraverso severe discipline si mirava a formare un nuovo tipo umano che fosse Leale, Fedele e con uno spiccato senso della Giustizia e del Coraggio.
Le aspiranti .SS venivano selezionate sin dalla giovane età, nel periodo scolastico, con un’attenta educazione che evidenziasse i migliori lati caratteriali del singolo. Questi uomini formati alla “Scuola dei Capi” e all’ “Etica del Dovere “, erano destinati a ricoprire i posti di comando dell’intera organizzazione sociale: dall’esercito, all’istruzione, sino ad arrivare alle varie professioni della burocrazia statale. 1l loro motto: “Il nostro Onore si chiama Fedeltà”, lo seppero far proprio soprattutto nelle più dure ed atroci circostanze dell’ultima guerra mondiale.
Così, quando fu finalmente chiaro che la guerra altro non era che lo scontro tra due diverse concezioni del mondo e della vita, da una parte l’oro dei mercanti, dall’altra il sangue dei popoli, centinaia di migliaia di giovani, provenienti da tutto il mondo, corsero ad arruolarsi nei reparti combattenti delle Waffen SS. Giovani pronti a sacrificare la propria vita per un ideale di Civiltà, contro la barbaria líberal-comunista. Di quale “razza” fossero forgiati gli uomini delle SS lo testimoniano le imprese che furono capaci di compiere, anche quando il destino era già segnato.
In queste poche righe abbiamo riassunto i contenuti degli scritti di Evola ed Himmler, che ci è parso giusto ripubblicare per far chiarezza su accadimenti storici quasi sempre, “ritoccati ” dai pennivendoli asserviti al regime, continuando a mantenere, da parte nostra, uno Stile culturale all’insegna della Verità e della Giustizia anche di fronte a temi “scottanti” come quello trattato in questo fascicolo.