Descrizione
Il libro:
A cura di Gianfranco Lami
Alla fine del 1924, Vittore Marchi, inconsueta figura di combattente-intellettuale, fonda “L’Idealismo realistico”, una rivista, concepita a sostegno di quella filosofia che si proponeva di ovviare agli eccessi dell’attualismo, pur rimanendo all’interno el filone idealistico italiano. Si accende subito una polemica vivacissima, che conduce i redattori su posizioni sempre più decisamente anti-gentiliane, vicino ai nomi di Francesco de Sarlo, Barnardino Varisco, Erminio Troilo e Adriano Tilgher. La pubblicazione, con qualche infortunio e qualche rallentamento, giunge fino agli anni Cinquanta, mala collaborazione di Evola non si spinge oltre il 1928. Una testimonianza importante, unica nel suo genere, dal momento che egli non svolgerà altrove e in forma altrettanto esauriente il tentativo di tradurre in concetti la sua interpretazione del mondo. Fra le pagine della rivista matura anche la sua conoscenza con René Guénon, che si approfondisce nel corso di una lunga disputa sui temi della cultura orientale.
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