Descrizione
Anche con riguardo alla situazione odierna, il valore dello scritto sta proprio, a mio parere, nella sua tesi di fondo: che l’assoluto, oggi, dopo duemila anni di filosofia, debba essere inteso e perseguito in termini di soggettività, di interiorità consapevole. Nel tempo in cui Dio è morto, Dio può rinascere solo attraverso la cruna dell’Io. Non la fede pari all’attesa inerte, non dissimile oggettivamente dalla remissione di responsabilità ad altri, eguale in definitiva a un sinistro ottimismo suicida, ma questa quasi disperata eppure fervidissima e tenacissima iniziativa, spoglia ormai da ogni sovrastruttura mitologica e filosofica, può eventualmente chiamare su di sé la grazia dello spirito.