Luce dell’Ellade

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Descrizione

Un agile ma, nello stesso tempo, serio e profondo studio su alcuni classici greci, capace di far rivivere il Mito, affinché si trasformi in viatico culturale ed esistenziale della nostra vita. Mario Polia con incredibile capacità di sintesi commenta i principali versi delle due Opere di Omero – Iliade e Odissea – rendendo ancor più accessibile questo bagaglio di eterna Sapienza, germe della Tradizione. Conclude la raccolta un saggio su Tirteo poeta naturalizzato spartano cantore delle virtù guerriere ed eroiche. Nell’Ellade e nel mondo della Tradizione, il combattimento e lo scontro non sono un’inutile e sanguinosa carneficina o, come si può pensare, uno strumento per ottenere un profitto materiale o economico, bensì lotta che, attraverso il sacrificio del guerriero, rappresenta il mezzo per fondare e restaurare l’Ordine sul caos, della Luce sulle Tenebre, della Verità sulle menzogne. La guerra non è quindi un gesto barbaro e incivile, ma il compimento della missione che viene svolta in nome e per conto dell’Ordine Sacro, contro coloro che spregiano la Giustizia. L’autore ci presenterà le gesta di Achille, eroe semidivino che, di fronte a un torto subìto, placa la sua ira di fronte alla sacra volontà di Atena, dimostrando di saper controllare il suo istinto e le sue passioni. E poi, la figura del magnanimo Ettore che, pur di nascita umana, dimostra la propria grandezza vincendo i conflitti che gli turbano il cuore. Non ha paura di guardare in faccia la morte e accetta il fatale combattimento, conscio di andare incontro a una terribile e sicura sconfitta, rimanendo fermo nel suo proposito anche di fronte al giovane figlio e alle lacrime della moglie. Un altro eroe sarà Odisseo, anche lui di stirpe umana, che impegnato in un (simbolico) viaggio di ritorno verso casa, affronta mostri, ciclopi e sirene, raffigurazioni simboliche dei vari “elementi” che si annidano, prima di tutto, nelle pieghe dell’anima umana. Della stessa Odissea sarà messa in risalto la figura di Eumeo, l’umile servo di Ulisse. Egli dinanzi all’assenza del Re e alla devastazione del Regno, rimane fedele al suo Sovrano continuando a svolgere il suo compito, portando avanti, nonostante tutto, la sua consegna. Egli, se fosse stato vinto dalla rivendicazione sociale, scegliendo di allearsi con gli usurpatori, avrebbe potuto godere dei beni del suo Signore; ma al contrario rimane fedele al proprio dovere anche quando tutto sembra essere perduto. Questo insegnamento, fondamentale ma spesso ignorato, Mario Polia è riuscito a evidenziarlo lucidamente e con molta efficacia: nella vita non è importante cosa si compie, ma come lo si compie, l’attitudine e la disposizione interiore con cui si affronta il dovere, anche se apparentemente ingrato. Questo mondo per salvarsi non ha bisogno della retorica dell’eroe dei fumetti, del bel gesto estemporaneo o dell’improvvisa vampata “vitalista” e titanica, bensì di coloro che, rimanendo fedeli alla consegna, consacrano la propria esistenza alla Virtù, all’Onore, alla Fedeltà, alla Lealtà, al Coraggio, al Sacrificio (sacrum-facere). Alla Tradizione. Miti e Simboli che ancora parlano al cuore di chi li sa ascoltare e vivificare. Se per molti l’Iliade e l’Odissea rappresentano solo opere letterarie, racconti di guerra, capolavori da museo, per altri invece rappresentano le Radici Profonde di una Civiltà il cui fuoco arde imperituro sotto le ceneri del mondo moderno. Un fuoco vivificato dal sacrificio e dal sangue versato nella gloria del più eroico anonimato, che seppe contrapporre l’aristocratica e guerriera Sparta – decantata da Tirteo – alla democratica e mercantile Atene; che oppose il culto iperboreo di Apollo e i Misteri di Delfi al laicismo razionalista e alla vigliaccheria della filosofia relativista. Nei cuori di chi crede e di chi combatte contro le lusinghe del mondo moderno si oppone un altro modello: solare, guerriero e sacrale, che si erge nella storia con la stessa candida semplicità di una colonna dorica.

 

Informazioni aggiuntive

Autore

Anno

2016

Pagine

60