Descrizione
II presente fascicolo non intende soffermarsi sul carattere artistico dell’opera di Picasso, bensì evidenziare il ruolo politico da lui svolto al servizio della sovversione.
È risaputo, infatti, che il marxismo nella strategia per la conquista del potere, si serve di pseudo intellettuali, artisti e uomini di spettacolo, capaci di condizionare le masse grazie soprattutto alla loro notorietà.
Fu soprattutto Antonio Gramsci a coniare la teoria secondo cui in un movimento rivoluzionario i popoli devono essere guidati dagli intellettuali, le cui parole rivolte alle masse non necessariamente debbano corrispondere alla verità; così una menzogna se ripetuta in continuazione ed in modo affascinante, per gli sprovveduti può trasformarsi in una verità inconfutabile. La morale del gregge, che pretende di dare sempre ragione ad un’ipotetica maggioranza, indipendentemente da ciò che essa possa affermare, è la più grossa idiozia adottata senza discutere dal mondo moderno.
Questo è il caso di Picasso, sopravvalutato come artista non per il valore della sua arte, ma per essere stato un antifascista, esule della Spagna franchista, che ha saputo fare del conformismo la sua bandiera. Schierandosi dalla parte del comunismo le sue opere sono state valutate in modo sproporzionato, ma è fuor di dubbio che esse siano solo il prodotto degenerato di una mente malata.
Oggi da più parti si sente la necessità di riscrivere la storia, di rivedere aspetti, personaggi, situazioni e avvenimenti che osannati dai vincitori incominciano a mostrare tutta la loro perversione. In questo opuscolo lo spagnolo Pedro Varela e il francese SaintPaulien hanno voluto dimostrare come le fortune di Picasso non derivino dal suo genio artistico, bensì dalla sua scelta politica. L’attenzione principale dei due autori è data all’opera più famosa del pittore spagnolo, “Guernica ” la cittadina basca bombardata durante la guerra civile spagnola dall’aviazione tedesca e che oggi è diventato il simbolo della ferocia nazista in Europa. E fatto notare, confortati anche da una copiosa documentazione, come questo episodio per le sue dimensioni, per i danni arrecati e per le vittime sia stata ben poca cosa dinanzi al martirio di Dresda e delle innumerevoli città europee distrutte dagli anglo-americani durante il secondo conflitto mondiale. Nessuno dei più noti intellettuali si è scandalizzato dinanzi a queste barbarie, tutto è passato e passa ancor oggi sotto silenzio.
Per ripristinare la verità, e nello stesso tempo per rendere omaggio a chi ha combattuto in Spagna contro la sovversione comunista, Raido presenta ai suoi lettori questo opuscolo ampiamente documentato che sarà sicuramente utile a quanti vogliano conoscere le armi usate dalla sovversione per realizzare i propri progetti.