Descrizione
Negli scritti di De Giorgio qui presentati – risalenti tutti al periodo in cui fu più intenso fu il suo rapporto di collaborazione con Evola – viene delineata, alla luce di una visione eminentemente tradizionale della romanità, una linea di sviluppo che se adottata fino in fondo avrebbe potuto offrire al Fascismo quei riferimenti superiori capaci di inserirlo in una prospettiva tradizionale. Un tentativo, quello del De Giorgio, che pur non avendo sortito allora gli effetti sperati, resta comunque attuale e denso di significati metafisici e dottrinari, al di là delle semplici contingenze storiche con cui dovette scontrarsi quando venne progettato.