Descrizione
Adriano Romualdi è stato il primo che abbia parlato con regolarità e competenza di Julius Evola e delle sue opere sin da quando, ventenne, recensì i libri del filosofo tradizionalista sulle pagine del “L’Italiano” e del “Secolo d’Italia” tra la fine degli anni Cinquanta e l’inizio degli anni Sessanta.
Da allora il lavoro di esposizione e interpretazione del giovane studioso è continuato ininterrotto sino alla sua tragica e prematura scomparsa e culminato con la pubblicazione per i tipi dell’editore Volpe di “Julius Evola: l’uomo e l’opera” nel 1968.
In questo volume sono stati riuniti sia quel saggio del 68, in edizione critica, corretta bibliograficamenete e aggiornata, sia una scelta di altri interventi di Romualdi sul filosofo: articoli e recensioni, ormai introvabili, apparsi fra ilo 1960 e il 1972.
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